Sunset Point
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Hoodoos a Sunset Point |
Bryce, ore 16.40

Entriamo nel Bryce Canyon National Park, il parco nazionale che custodisce lo straordinario anfiteatro originatosi dall'erosione delle rocce sedimentarie lacustri dell'Altopiano di Paunsaugunt, celebre per i suoi hoodoos, i pinnacoli rossi, ed andiamo subito a vedere il Bryce Point.





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(clicca sull'immagine per ingrandire la panoramica) |
Non ci sono molte parole per descriverlo, è un panorama così incredibile che toglie il fiato. Rimango a contemplare questo spettacolo estasiata, tentando inutilmente di catturare l'emozione del momento in qualche scatto ricordo. Poi siccome di bellezza non ne ho mai abbastanza, ci spostiamo al Sunset Point.




Dove i camini delle fate infiammati dagli ultimi raggi di sole danno il meglio di loro nel violento contrasto tra il rosso della roccia e il cielo azzurro.



Poi, per rendere ancora più indimenticabile questa esperienza, decidiamo di scendere lungo il canyon e di percorrere il Navajo Loop, un sentiero ad anello che scende fino ai piedi dell'anfiteatro.


E' bellissimo. Arrivata in fondo mi sembra di scorgere mille volti nell'erosione dei pinnacoli e capisco come questo luogo veniva chiamato dai nativi "Angka-ku-wass-a-wets", visi dipinti di rosso, e il motivo per cui la leggenda narra che si tratti di spiriti malvagi tramutati in pietra.







Nel silenzio del canyon incrociamo solo una deliziosa coppia di chipmunk, un genere di scoiattoli striati molto comuni nel parco, alla cui specie appartengono Cip e Ciop :) Ma una volta calato il sole comincia a fare freddo, così decidiamo di risalire a Sunset Point e torniamo all'albergo.


Una nuotata in piscina per scaldarsi e si va a cena. Il ristorante ha la possibilitá di cenare a buffet, non è un'ottima idea perchè è tutto buonissimo ed io non so resistere alle tentazioni..


Scelgo pollo al bbq, una specie di stracotto di manzo, mashed potatoes, cornbread ed un'enorme insalata dove infilo di tutto. Poi senza ritegno mi avvento su i dolci.

Riempio il piatto con una fettona di gingerbread cake, un cookies, un assaggio di torta al cioccolato e del gelato. Sì, perchè confesso, c'è addirittura l'ice cream bar: un distributore self service con una serie infinita di guarnizioni (che spaziano dagli oreo sbriciolati agli orsetti gommosi), per rendere il tutto ancora piú calorico. Ho straesagerato, e vado a dormire con i sensi di colpa. Domani mattina, per punizione, mi sveglierò all'alba!