Lombard Street, Fisherman's Wharf e Pier 39
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Dintorni del Fisherman's Wharf |
Mi sveglio, guardo fuori dalla finestra ed è la tipica mattinata grigia di San Francisco, che si forma quando le nuvole a bassa quota su l'oceano invadono la baia e la rendono nebbiosa.
Ci dirigiamo subito verso la prima tappa di oggi, un tratto di strada chiamato Crooked Street sulla Russian Hill a Lombard Street, che dista solo pochi minuti dal nostro albergo.
Ci dirigiamo subito verso la prima tappa di oggi, un tratto di strada chiamato Crooked Street sulla Russian Hill a Lombard Street, che dista solo pochi minuti dal nostro albergo.


Raggiungiamo il punto più famoso, riservato alle auto in discesa e con un limite di velocità di 8 Km/h, dove si susseguono otto ripidi tornanti in mattoni rossi voluti nel 1922 per la necessità di ridurre la pericolosa pendenza della collina. E' curioso, ma non ne sono particolarmente colpita, mentre trovo abbastanza affascinante il quartiere che si sviluppa tutto intorno, dove è piacevole girovagare senza una meta precisa, con l'isola di Alcatraz che si vede sullo sfondo.



Decidiamo di raggiungere il Fisherman's Wharf, dove abbiamo cenato ieri sera e di fare una rapida colazione da Sturbucks, che potrebbe premiarmi per la fedeltà, visto che lo scelgo sempre per allacciarmi al suo preziosissimo free wi-fi :)
Anche di giorno questa zona è veramente carina e vivace, vale la pena esplorarla meglio perchè è gremita di negozi, turisti e ristoranti e ci sono anche tantissimi chioschi che vendono streetfood a base di granchio di Dungeness, che a questo punto sospetto sia la specialità della baia.



Passeggiando incappiamo in una specie di museo meccanico, una trappola per turisti nella quale sfortunatamente cado per ritrovarmi in una sala a giochi che dicono essere d'epoca, dove mi dovrei dilettare con antichi flipper e stravaganti balocchi antenati dei videogames. E' un posto strano, che odora di polvere ed è vagamente inquietante.

Chiusa questa deludente parentesi, continuiamo a curiosare nei dintorni e ci imbattiamo in una nave da trasporto della seconda guerra mondiale, che ha addirittura partecipato allo Sbarco in Normandia nel 1944, la S.S. Jeremiah O'Brien.
Questo sì che è interessante e non ci lasciamo sfuggire l'occasione di visitarla.
Questo sì che è interessante e non ci lasciamo sfuggire l'occasione di visitarla.


L'idea si rivela essere veramente azzeccata, non solo perché gli interni della nave sono davvero affascinanti e nella sala macchine sono perfino state girate alcune scene del film Titanic..




ma anche perché dai suoi ponti è possibile ammirare il nebuloso panorama di tutta la baia e fare incontri interessanti..



Nel frattempo è giá passata l'ora di pranzo, il cielo ha cominciato a fare i capricci ed io inizio ad avvertire un certo languorino, così ci mettiamo in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Qui la pietanza piú gettonata è la crab chowder, una zuppa servita in una pagnotta e fatta con la polpa di granchio che diverse persone intorno a me consumano allegramente, noncuranti del fatto che si tratti di un'insignificante brodaglia, che sa solo di panna.



De gustibus non disputandum est, così ci spostiamo verso il Pier 39, un centro commerciale aperto nel 1878 e costruito su un caratteristico molo, diventato negli anni un'altra nota meta turistica della zona.



E' molto carino, sembra un piccolo parco divertimenti, con la giostra, i candy shop e i negozietti per famiglie. Ospita anche l'acquario cittadino e un centro studi per i mammiferi marini e la vista, complice il sole che finalmente si degna ad uscire, è davvero bella.

Ma la vera attrazione del Pier 39 sono le strane creature avvistate nell'acqua questa mattina, i leoni marini della California.


Quando sono arrivati nel 1990, si pensava che fosse un evento eccezionale e che prima o poi sarebbero andati via, invece eccoli ancora qui dopo 25 anni. Sono buffi ed hanno un odore a dir poco caratteristico. Rimango ad osservarli per un po' mentre la giornata sta quasi per finire. Poi ritorniamo al Fisherman's Wharf e decidiamo di spostarci verso il centro percorrendo da Hyde Street a Powell Street su uno sferragliante Cable Car, il tipico tram della città. Come da tradizione, viaggio all'esterno, divertendomi come una matta su e giù per le colline della città. Arrivati a destinazione passeggiamo per Market Street, poi cerchiamo un posto dove cenare e scegliamo una bella steak house. Stasera siamo fortunati, perchè il cibo è veramente delizioso.



Ordiniamo salmone alla griglia e bistecca, il tutto accompagnato da un trancio di pane croccante e jacked potato. Come dolce invece una goduriosissima fetta di lemon meringue pie, che è veramente la fine del mondo.

Dopo aver cenato ho appena le forze necessarie per raggiungere l'albergo, il primo giorno a San Francisco è stato intenso, ma domani mi aspetta ancora di meglio.