Monument Valley
![]() |
The Mittens e il Merrick's Butte |
Oljato-Monument Valley, ore 10.23
Ci alziamo con calma e ci prepariamo a lasciare l'albergo, carichiamo i bagagli in auto e torniamo nel ristorante dell'hotel per fare colazione dove ordiniamo oatmeal supreme con yogurt e frutta fresca e di nuovo le huevos rancheros servite con formaggio, salsa al chili verde e fagioli messicani.


Ci rimettiamo in viaggio. Per prima cosa facciamo tappa al visitor centre del Monument Valley Tribal Park ed entriamo in un hogan, la primitiva abitazione Navajo, costruita a forma di cupola con tronchi d'albero ricoperti di fango.



Questa tipica costruzione possiede determinate caratteristiche, come l'accesso posto ad est per accogliere il sole nascente, ed ancora oggi viene utilizzata dalle famiglie sia a scopo abitativo che rituale. Esistono diversi tipi di hogan, invernali ed estivi, dove i proprietari si spostano a seconda della stagione. Quello invernale, non ha altre aperture al di fuori dell'ingresso, che viene chiuso mediante una coperta, ed un foro in mezzo al soffitto per fare uscire i fumi della stufa posta al centro dell'unica camera. Seppure la maggioranza dei Navajo oggi vivano in case moderne, quest'abitazione tradizionale viene ancora utilizzata. Esiste infatti un'antica credenza secondo la quale, alla morte di un suo abitante, lo spirito resterà ad infestare la propria casa ed una particolarità dell'hogan è quella che può essere velocemente abbandonato, distrutto e ricostruito.
Hooghan baah hashne 'dooleeł
(Parlerò dell'hogan.)
(Parlerò dell'hogan.)
E. Ha'ahaahdéé 'yah ajighááh. Ákwe'é nitsáhákees silá.
(Entri dall'est. Qui esiste il pensiero.)
(Entri dall'est. Qui esiste il pensiero.)
S. Shádi'ááhjigo dashdiighááh. Ákwe'é nahat'á silá.
(Ti dirigi verso il Sud. Qui esiste l'organizzazione e la pianificazione.)
(Ti dirigi verso il Sud. Qui esiste l'organizzazione e la pianificazione.)
W. Áádóó E'e'aahjigo dashdiighááh. Ákwe'é iiná silá.
(Ti dirigi verso ovest. Qui esiste la vita.)
(Ti dirigi verso ovest. Qui esiste la vita.)
N. Áádóó Nahookǫsjigo dashdiighááh. Ákwe'é sih hasin silá.
(Ti dirigi verso nord. Qui si trova la misericordia e la soddisfazione, la sicurezza e la riflessione)
(Ti dirigi verso nord. Qui si trova la misericordia e la soddisfazione, la sicurezza e la riflessione)
Poi paghiamo l'accesso per la Scenic Valley Drive e non appena comincia lo sterrato i primi monumenti che mi si parano davanti sono il West Mitten, l'East Mitten e il Merrick's, i tre iconici testimoni d'erosione simbolo della valle.

E' veramente difficile descrivere l'emozione che sto provando, il pianoro si estende selvaggio e suggestivo mentre qua e là le guglie, emergono dal deserto come fossero vive.

Arriviamo a breve distanza dalle Three Sisters, tre alti pinnacoli di arenaria, e ci godiamo la vista dal John's Ford Point, il punto panoramico dedicato al famoso regista che su questo sperone di roccia girò una scena di Sentieri Selvaggi, uno dei suoi cinque film western ambientati qui.

Proprio come John Wayne, un uomo in sella al suo cavallo scruta l'orizzonte sull'orlo del precipizio.





Fatto il pieno di questo scenario hollywoodiano, riprendiamo l'esplorazione della Valley, ed arriviamo ai piedi di Camel Butte.
![]() |
(clicca sull'immagine per ingrandire la panoramica) |


Raggiungiamo The Thumb, il monolite a forma di pollice e non so come ci perdiamo, facendo una deviazione proibita fuori dal sentiero principale ed incontrando una coppia di cavalli selvaggi.

![]() |
(clicca sull'immagine per ingrandire la panoramica) |
Tra la pace e nel silenzio degli scheletri di queste antichissime montagne erose dai secoli, mi è chiaro perchè questa terra rossa, che si sgretola fino a diventare sabbia, sia sacra per il Dinè, il popolo figlio di madre terra e padre cielo.




A malincuore ritroviamo la Valley Drive, che ci guiderà fuori dal Tribal Park e lasciamo la potenza spirituale della Monument Valley per rimetterci in strada verso una nuova destinazione.